NOI?
BOLLICINE per passione
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DESCRIZIONE
Perchè il nome corretto sarebbe metodo ancestrale?
Una delle tante diatribe “simpatiche” con i cugini francesi d’oltralpe ha riguardato la denominazione “Champagne”. Dopo aver concordato una legge europea ed internazionale che tutelava i nomi d’origine e dei luoghi, i francesi, correttamente, chiesero che venisse rispettato in tutto il mondo il nome “champagne”. Dato che nella conuetudine la zona di provenienza e la tipologia di vino avevano assunto lo stesso appellativo tutti gli altri Paesi furono costretti a trovare un nome alternativo. Il vino ottentuo con una seconda fermentazione degli zuccheri in bottiglia ha assunto perciò vari nomi: Cava in Spagna, Cremant nell’altra Francia e Metodo Classico in Italia. A onor del vero il passaggio non fu semplice e indolore e venne fatto adirittura un concorso per trovare la terminologia più adatta.
Dopo una decina d’anni, un genio ignoto, iniziò ad usare il vero nome di questa tecnica “metodo ancestrale”, perchè di fatto è il metodo più antico per intrappolare delle bollicine in una bottiglia. A dire il vero, questo metodo di vinificazione non ha avuto un’origine gloriosa, perchè si narra che chi lo scopri per la prima volta sbagliò semplicemente a mettere in bottiglia un vino con troppi zuccheri.
Oggi dentro una bottiglia di metodo ancestrale ci sono tante conoscenze, tanta attenzione ai dettagli e ben poca casualità.
Il nostro box è costituito da 4 “metodo classico” prodotti con vitigni autoctoni di 4 regioni diverse d’Italia. Alcuni d’ispirazione francese, puliti e lineari come una lama che entra in gola; altri più d’approccio italiano, in cui l’orpello è quasi una necessità culturale. A voi la scoperta.
Good Luck.